Marina di Minturno

E’ la seconda frazione balneare del comune; la sua formalizzazione a frazione risale al 1960, quando viene ufficializzata come “frazione di particolare interesse turistico”. Il sito dell’antico Castrum Argenti, “oggi Monte d’Argento” (rilievo posizionato a cavallo della costa sabbiosa originando il lato di levante e quello di ponente), è stato occupato fin dall’epoca protostorica; nel periodo romano ospitò un sacello dedicato al dio Silvano, divinità protettrice della natura e delle attività agresti. Il nome di Monte d’Argento potrebbe derivare dal nome di un patrizio romano, Cornelio Argento, oppure dalla sua collocazione verso oriente, dove nasce il sole con la sua bianca luce “argentea” (secondo quest’ultima ipotesi, sul lato opposto, il Monte d’Oro trarrebbe invece il suo nome dal sole che tramonta con i suoi raggi dorati).

Nell’età altomedioevale e medioevale, sull’altura, si impiantò un castrum (castello), sede di una delle contee in cui fu diviso il Ducato gaetano. Questo insediamento fortificato era articolato attorno ad un edificio di culto a pianta basilicale che la tradizione collega alla sepoltura di Santa Reparata, martire orientale associabile all’altro culto locale, quello di Sant’ Albina.

La grandissima importanza archeologica e storica che questa frazione riveste è data dalla presenza delle rovine dell’antica Minturnae, la città-porto romana oggi facente parte del Comprensorio Archeologico di Minturnae insieme al ponte borbonico Real Ferdinando e al tempio della dea Marica.